venerdì 26 ottobre 2018

"STRYJENSKA LET'S DANCE, ZOFIA!", MONODRAMMA DI J. LEWICKA

Martedì, 13 novembre, ore 19.00
Istituto Polacco di Roma

(Via Vittoria Colonna, 1 - Ingresso libero fino ad esaurimento posti)


"Stryjenska Let’s dance, Zofia!"

Spettacolo di Joanna Lewicka con Dorota Landowska



"Stryjenska Let’s dance, Zofia!” è un monodramma nel quale il personaggio di Zofia Stryjeńska (1891 – 1976), una delle più importanti artiste polacche della prima metà del XX secolo, racconta la propria vita. Lo spettacolo, preparato da un gruppo di artisti internazionali, è una sorta di viaggio tra teatro, musica e cinema. Le scene filmate sono state girate quest’anno in luoghi a cui l’artista era legata: Monaco di Baviera, Parigi e Ginevra.

Quella di Zofia Stryjeńska è la storia del suo grande amore per il marito Karol Stryjeński, del desiderio di costruirsi un nido familiare. Ma è anche la storia del suo bisogno di solitudine, necessaria per realizzarsi come pittrice. Zofia, divisa tra l’amore per un uomo e quello per l’arte, cade in una sorta di follia, a causa della quale per ben due volte il marito la mette in un ospedale psichiatrico "per il suo bene".

Stryjeńska lavora ossessivamente: non mangia, si trascura. Espone i suoi quadri in Polonia e all’estero. Il picco della sua carriera arriva nel 1925, quando partecipa all’Esposizione Internazionale di arti decorative e industriali moderne di Parigi, decorando la sala principale del padiglione polacco con sei pannelli, ispirati all’arte folcloristica polacca, raffiguranti i 12 mesi.  

Sono anni di grande attività: realizza illustrazioni per libri, scenografie e disegna costumi per il balletto, dipinge murales e progetta la decorazione degli interni di navi da passeggeri. I bei tempi però passano velocemente. Zofia perde i favori del pubblico, vaga tra alberghi e appartamenti in affitto, vive in condizioni di povertà. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, Zofia sceglie di rimanere in Polonia, sebbene abbia un passaporto svizzero. Si decide ad andare all'estero solo quando i russi entrano a Cracovia.
Per tanti anni dimenticata, persino nella Polonia così tanto amata dall’artista, la prima mostra delle sue opere è stata organizzata solo nel 2008.


Interprete: Dorota Landowska
Regia: Joanna Lewicka
Film: Anna Duda

Costumi e scenografia: Elbruzda (Marta Góźdź)
Musica:
Christoph Coburger
Suono: Lech Pukos
Luci: Damian Baklarz

Aiuto regista: Paulina Prokopiuk
Produzione: Łukasz Wójtowicz
Basato sul dramma di Anna Duda “Stryjeńska. Let´s dance, Zofia!“
Sceneggiatura: Anna Duda, Dorota Landowska, Joanna Lewicka
Assistenza tecnica: Centrum Spotkania Kultur

Musiche eseguite da Teatr Muzyczny, Lublin e Filharmonia Lubelska:
Dariusz Domański T.M. – tromba,
Marcin Domański T. M. – clarinetto,
Ilona Drozd F. L. – marimba, vibrafono,
Maksymilian Grzesiak T. M. – violino,
Karolina Hordyjewicz T.M.– pianoforte,
Tomasz Jusiak T. M. – chitarra,
Mariusz Rybski T.M. – contrabbasso,
Wojciech Sochacki T.M. – trombone,
Piotr Wróblewski T. M. – percussioni
Altri musicisti: Krzysztof Redas – percussioni
Emil Tarnowski – fisarmonica.


Lo spettacolo è coprodotto da Stowarzyszenia Artystów Bliski Wschód e Centrum Spotkania Kultur di Lublino, con il sostegno del Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale, del Sindaco di Lublino e del Consiglio del Voivodato di Lublino.


2 commenti:

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