venerdì 26 ottobre 2018

Łukasz Paprotny: "Buon compleanno, Polonia!"


La sedicesima edizione del Corso Polonia, il festival della cultura polacca a Roma, sarà per molti aspetti straordinaria. Diversamente dalle edizioni precedenti, il festival si svolgerà quest’anno nel mese di novembre: vogliamo così unirci ai festeggiamenti che in tutto il mondo vedono i polacchi celebrare con gioia e orgoglio il 100° anniversario della riconquistata indipendenza della Polonia alla fine della prima guerra mondiale. Un secolo fa la Polonia tornava a vivere dopo essere stata cancellata, per tutto il XIX secolo, dalla mappa politica d’Europa. In quel lungo periodo di assenza, tuttavia, la nazione polacca era sopravvissuta, anzi aveva continuato a svilupparsi, grazie al ricordo della sua storia secolare e alla forza della sua cultura politica – eredità delle conquiste dell’Illuminismo polacco (a cominciare dalla prima moderna costituzione europea, la Costituzione del 3 maggio 1791); ma anche grazie, e in modo particolare, alla sua cultura artistica, che continuò a essere viva nel paese e nell’emigrazione – non da ultimo sul suolo italiano.

Si può affermare che per i polacchi sia stata proprio la cultura, in quegli anni 1795-1918, a sopperire alla mancanza di uno stato, a fungere da supporto di trasmissione della tradizione e insieme da terreno per il suo ulteriore sviluppo verso la modernità. Un ruolo enorme ebbero in ciò i grandi poeti polacchi del Romanticismo, i cosiddetti “vati” nazionali: primo fra loro Adam Mickiewicz (1798-1855), attivo anche politicamente per la rinascita dello stato polacco – il suo impegno politico lo condusse a Roma nel 1848 (dopo un precedente soggiorno negli anni 1829-1831) e la sua vita fu legata del resto pure alle vicende risorgimentali italiane. È quindi assai significativo che, nel 220° anniversario della nascita di Mickiewicz, abbiamo l’occasione di presentare all’interno del nostro Corso, insieme all’editore Marsilio, la prima traduzione italiana integrale in versi – di Silvano De Fanti – del suo arci-poema Pan Tadeusz (Messer Taddeo).

Nel programma del Corso Polonia una serata sarà dedicata anche al dialogo musicale dei geniali violinisti e compositori ottocenteschi Niccolò Paganini e Karol Lipiński, nell’interpretazione del Maestro Konstanty Andrzej Kulka e dell’ensemble Camerata Vistula. I legami fra la Polonia e l’Italia nei secoli scorsi saranno inoltre al centro di un altro incontro, fra musica e “letteratura di viaggio”, dal titolo Polonia. Viaggio nel tempo a ritmo di mazurka, organizzato dall’Ente Nazionale Polacco per il Turismo a Roma. Un secolo fa la modernità si manifestava anche attraverso l’arte d’avanguardia. Vi invitiamo alla conferenza – parte del ciclo di Avanguardia Polacca. Cultura e arte dopo la riconquista dell’indipendenza – del direttore del Muzeum Sztuki (Museo d’arte) di Łódź, Jarosław Suchan. In dialogo con l’avanguardia polacca e il suo ruolo sociale sarà poi la mostra d’arte contemporanea Tra i media ospitata nella galleria Café Europe Arte Contemporanea.

La rinascita dello stato polacco significò anche l’introduzione di riforme politiche improntate a uno spirito democratico, come una forma di governo repubblicana e pieni diritti elettorali per le donne. Alla storia politica degli anni 1915-1921 sono dedicati i manifesti che verranno esposti presso l’Istituto Polacco. Nell’Anno dei Diritti delle Donne 2018, proclamato dal parlamento polacco, è altresì nostro desiderio rendere omaggio ad alcune grandi figure femminili della Polonia: Maria Skłodowska (meglio nota come Madame Curie), tra le protagoniste dello spettacolo e dei laboratori artistici organizzati dell’Associazione Lagattaturchina per Corso Bambini; la pittrice Zofia Stryjeńska, a cui è dedicato il monodramma interpretato da Dorota Landowska; ma anche altre donne la cui unicità si è manifestata nella vita quotidiana e nella dedizione alle proprie famiglie, come Łucja, la protagonista del film La madre dei Re di Janusz Zaorski, che verrà proiettato al Palazzo delle Esposizioni. Alle donne sarà dedicato infine il concerto jazz Polka (che significa appunto anche "polacca", nel senso di donna polacca) del Wojtek Mazolewski Quintet, con il quale si aprirà alla Casa del Jazz l’edizione di quest’anno del Corso Polonia.

All’inizio del mio lavoro come direttore dell’Istituto Polacco di Roma rivolgo un sentito ringraziamento ai miei predecessori e ai miei collaboratori, augurando a tutti Voi di passare momenti piacevoli durante questi e futuri incontri con la cultura polacca a Roma.

Buon compleanno, Polonia!

Łukasz Paprotny

#PL100

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